Non c’è alcun dubbio come la situazione economica delle famiglie italiane sia peggiorata rispetto al 2008, anno in cui scoppiò la bolla dei mutui subprime e trascinò nel baratro milioni di persone in tutto il mondo. La situazione, nonostante la recente crisi causata dalla pandemia, è certamente migliorata rispetto a dieci anni fa, grazie anche ad un mercato del credito moderno, equilibrato ed attento a tutte le esigenze di ogni singolo risparmiatore.
L’esperto di prestiti personali, Marco Germanò di PrestitiMag.it, ha dichiarato in una recente intervista che c’è la possibilità di ottenere dei piccoli prestiti senza busta paga rapidamente, basterà avere qualche altra garanzia da poter offrire alla banca che emetterà il prestito. Un dato che testimonia, meglio di qualunque altro, come il mondo del credito si sia evoluto negli ultimi anni, risultando accessibile anche ad un segmento che, di fatto, era totalmente escluso sino a pochi anni fa.
Come dev’essere inoltrata una richiesta di prestito senza busta paga?
Per richiedere un prestito senza busta paga, a maggior ragione se l’importo richiesto è di modesta entità, è opportuno seguire la giusta procedura e possedere i giusti requisiti per ottenere celermente la liquidità desiderata. Prima di approfondire questi aspetti, è necessario specificare a chi si rivolge questo particolare ramo del mondo creditizio: i prestiti senza busta paga possono essere richiesti da lavoratori autonomi, studenti, casalinghe e liberi professionisti.
Salvo rarissimi casi, questi finanziamenti prevedono la presenza di una garanzia per rendere sostenibile la pratica ed ottenere, quindi, la liquidità richiesta. Le garanzie, in estrema sintesi, possono essere di tre tipi: di firma, prestata da un soggetto terzo, ovvero il fideiussore: reali, ossia beni materiali posseduti dal contraente; pegno titoli, che prevede di porre a garanzia dei titoli finanziari di proprietà del richiedente o di soggetti terzi.
La modalità di garanzia più diffusa, in quanto più celere per ottenere in tempi stretti un finanziamento, è quella di firma. Il soggetto che funge da garante dev’essere una persona solvibile, ovvero che percepisca un reddito continuativo e non risulti eccessivamente indebitato nel sistema finanziario, oltre ad essere in grado, in base ai credit scoring della società creditizia, di sostenere il pagamento della rata nel caso in cui il principale debitore non fosse in grado di far fronte ai propri impegni.
I documenti da presentare per ottenere rapidamente la liquidità richiesta
La documentazione da produrre, quindi, riguarderà sia il richiedente che il garante: se il primo, in quanto privo di reddito, dovrà produrre pochi documenti, il secondo dovrà esibire le ultime buste paga percepite e il CUD, oltre ad un documento d’identità in corso di validità e il codice fiscale.
Il richiedente, poi, qualora avanzasse la richiesta di prestito tramite una finanziaria, dovrà fornire il codice IBAN. In alcuni casi, inoltre, è previsto l’invio di ulteriore documentazione: nel caso delle casalinghe divorziate, ad esempio, è chiesta copia dell’assegno di mantenimento, mentre i disoccupati che percepiscono redditi diversi dovranno dimostrare la provenienza degli stessi.
In questa fase storica, richiedere un prestito senza busta paga risulta particolarmente conveniente grazie ai tassi presenti attualmente sul mercato, mai così bassi come in questa particolare fase storica: in alcuni casi, infatti, è possibile contrarre questa tipologia di finanziamento ad un tasso attorno al 5-6%, specie se si dispone di un garante solido.
Non c’è da stupirsi, di conseguenza, se un numero crescente di persone vi fanno ricorso per ottenere la liquidità necessaria per finanziarie spese di qualsiasi tipologia, talvolta anche impreviste e che richiedono la massima tempestività in quanto non differibili a livello temporale.