
Per molte squadre, la pausa per le nazionali ha costituito un momento per tracciare un primo bilancio stagionale. Ed in tal senso, i dirigenti calcistici hanno iniziato ad intavolare le trattative per il mercato di riparazione del mese di gennaio e per quello della prossima estate, in quest’ultimo caso soprattutto per quanto attiene il comparto dei parametri zero. Anche l’Inter, in tal senso, non ha fatto difetto. L’arrivo di Conte ha portato un’indubbia ventata di freschezza alla Pinetina, grazie ad un radicale cambiamento di modulo e proposizione calcistica. Ed i risultati non sono tardati ad arrivare.
Bilancio fin qui positivo, ma è indispensabile puntellare il reparto avanzato
In campionato, la squadra nerazzurra tallona da vicino la Juventus, indiscussa dominatrice dell’ultimo decennio calcistico dello Stivale, ad un solo punto di ritardo grazie ad un ruolino di marcia impressionante: dieci vittorie, un pareggio ed una sola sconfitta. Trentuno punti in dodici partite che consentono alla Beneamata di cullare il sogno di vincere, a distanza di dieci anni dallo storico Triplete, il diciannovesimo titolo nazionale. Alla mentalità vincente trasportata da Conte, è indispensabile accompagnare, ora, un miglioramento complessivo delle prestazioni fornite, talvolta non sempre soddisfacenti. Ma dopo soli tre mesi dall’insediamento del tecnico salentino, il bilancio non può che essere ampiamente positivo.
Tuttavia, migliorare la competitività della rosa è assolutamente indispensabile per ambire a grandi traguardi. La “sfuriata” di Conte nel post-Dortmund, quindi, non dev’essere vista come un j’accuse alle alte sfere nerazzurre, ma bensì un sprono alle stesse per migliorare la qualità complessiva del roster a propria disposizione. D’altro canto, nonostante l’ottimo mercato estivo, che ha visto approdare alla Pinetina elementi di grande spessore internazionale come Godin e Lukaku, oltre ad elementi prospettici di talento come Sensi e Barella, la rosa va puntellata in alcuni ruoli per restare competitivi in ambito nazionale ed internazionale. Indipendentemente se il futuro continentale sarà in Champions, come tutti i tifosi nerazzurri si augurano, oppure in Europa League.
L’urgenza più impellente, al momento, riguarda l’attacco: di fatto, manca una vera alternativa a Lukaku, unica punta di peso dell’intera rosa. Una necessità diventata ancora più urgente dopo l’infortunio occorso a Sanchez, che ha ristretto ulteriormente il ventaglio di opzioni a disposizione di Antonio Conte, costretto a ricorrere all’utilizzo del promettentissimo Esposito, ancora acerbo, però, per risultare determinante ad alti livelli. I nomi più gettonati in tal senso, sono due: Oliver Giroud e Andrea Petagna, due attaccanti diversi fra loro ma accomunati dall’estrema bravura nel mettersi a disposizione della squadra, oltre che disporre di una discreta prolificità sotto porta. Due attaccanti, di conseguenza, che potrebbero risultare estremamente preziosi nelle turnazioni di Conte, dando modo a Lukaku, di tanto in tanto, di poter rifiatare.
Non solo nomi entrata: una big punta Lautaro
Fra i due, il preferito di Antonio Conte sarebbe, con ogni probabilità, Oliver Giroud. L’attaccante francese, riserva in Premier con Arsenal (prima) e Chelsea (poi) ma capace di vincere una Coppa del Mondo da protagonista – seppur senza mai segnare – con la maglia della propria nazionale, ha già avuto modo di conoscere il tecnico italiano durante la sua avventura a Stamford Bridge, dove sbarcò proprio per volere dello stesso salentino, alla ricerca, all’epoca, di una prima punta più efficace dello spento Morata ammirato in maglia Blues. Un calciatore, oltretutto, in grado di portare esperienza e mentalità vincente in un gruppo che, Godin a parte, vanta pochi giocatori con un palmares di grande valore.
Petagna, invece, rappresenterebbe un investimento con un orizzonte temporale di lungo periodo, vista la giovane età dell’attaccante della SPAL, che, per presenza fisica, potrebbe risultare un’ottima alternativa di Lukaku. In attacco, però, non si registrano soltanto voci in entrata in vista della stagione futura. Diversi media spagnoli, infatti, parlano di un Lautaro Martinez nel mirino del Barcellona, che il prossimo anno potrebbe essere diretta in panchina da un connazionale del numero dieci nerazzurro: Marcelo Gallardo, attuale tecnico del River Plate, capace di centrare tre finali di Libertadores negli ultimi quattro anni.